Budget di integrazione: percorsi individuali per l’autonomia socio-lavorativa dei migranti
Nell’ambito del progetto P.I.U. Su.Pr.Eme., la maggior parte dei lavoratori intercettati durante le attività di outreach promosse dall’Helpdesk Anticaporalato, versano in condizioni di vita degradanti che facilmente espongono i lavoratori a essere vittime o potenziali vittime di sfruttamento lavorativo. Il budget di integrazione, misura promossa in seno al medesimo progetto, si pone come opportunità concreta di rafforzamento dei percorsi di inclusione sociale e integrazione lavorativa per quei lavoratori che non riescono a beneficiare di alcuna forma di tutela specifica. Esso si configura come intervento pilota che attribuisce al singolo destinatario un insieme di risorse, a dote individuale, atto a sostenerlo nella costruzione di un progetto individualizzato di autonomia socio-lavorativa che sia a lungo termine.
Strumento innovativo e significativo, è la sintesi delle risorse economiche, professionali e umane necessarie per innescare un processo di espansione delle libertà sostanziali delle persone che versano in condizioni di fragilità sul piano lavorativo e sociale. Si compone di molteplici dispositivi utili al raggiungimento del miglior grado di benessere e autonomia dei destinatari coinvolti dal progetto, in una prospettiva di un cambiamento che possa restituire all’individuo la dignità, il diritto di cittadinanza e la piena inclusione sociale. Le aree di intervento previste dal budget di integrazione sono quella abitativa, socio-sanitaria, integrazione, orientamento e politiche attive del lavoro.
L’Helpdesk individua i beneficiari in presenza di determinati requisiti. Se sussistono i presupposti, viene effettuata una segnalazione al punto di accesso del budget di integrazione, che dopo aver analizzato il profilo del lavoratore migrante, individua l’organizzazione che si occuperà della sua presa in carico. Alle persone accolte viene garantita l’assistenza sanitaria, l’individuazione del medico di base e tutto quello che serve in caso di patologie pregresse o cure da effettuare. A seconda delle conoscenze linguistiche e della padronanza della lingua italiana, vi è la possibilità di essere supportati da mediatori linguistico/culturali e seguire dei corsi di alfabetizzazione, anche in collaborazione con le scuole e i CPIA dei diversi territori coinvolti dal progetto. L’accesso al lavoro, regolare e stabile, rappresenta il punto di svolta per il progetto di autonomia. In questa prospettiva sono introdotte molteplici misure atte a favorire un risultato positivo, che riguarda non solo l’aumento delle competenze di occupabilità, ma l’occupazione vera e propria.