Nuovo Decreto legge 145 sui Flussi d’Ingresso dei Lavoratori: principali novità e obiettivi
Con l’introduzione del nuovo decreto-legge, il governo interviene sulla regolamentazione dei flussi d’ingresso dei lavoratori migranti. Questo decreto, suddiviso in quattro capi che trattano rispettivamente dei flussi migratori, dello sfruttamento lavorativo, del diritto di asilo e delle disposizioni processuali, entrerà a far parte stabilmente del sistema normativo solo se confermato entro il 10 dicembre.
La parte del decreto che tratta dei flussi d’ingresso si prefigge di semplificare e rendere più efficace l’ingresso di manodopera in Italia, rispondendo alle crescenti esigenze di diversi settori produttivi, in particolare l’agricoltura e il turismo. Questo intervento si distingue dalle normative precedenti, mirate principalmente a limitare l’immigrazione irregolare, proponendo ora un sistema che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in settori specifici.
Le nuove disposizioni ampliano le quote d’ingresso per i lavoratori stagionali e non stagionali, introducendo un sistema di programmazione pluriennale che mira a stabilire previsioni di fabbisogno per ogni settore. In tal modo, il decreto cerca di rispondere alle carenze croniche di manodopera, garantendo una gestione ordinata dei flussi e una maggiore stabilità ai lavoratori stessi, che potranno beneficiare di permessi di soggiorno più lunghi e di opportunità di formazione professionale.
Il nuovo decreto introduce inoltre delle facilitazioni per il riconoscimento delle competenze professionali dei lavoratori stranieri, riconoscendo titoli di studio e certificazioni ottenute nei Paesi di origine, al fine di agevolare l’integrazione nel mercato del lavoro e rispondere in modo mirato alle richieste di manodopera specializzata.