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Cittadini migranti nelle città metropolitane: presentati i nuovi rapporti

I rapporti sulla presenza di migranti nelle Città metropolitane, giunti alla settima edizione e curati dalla Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro in collaborazione di Anpal servizi S.p.A, approfondiscono la dimensione territoriale del fenomeno migratorio in Italia, prendendo in considerazione le 14 Città metropolitane italiane in cui la presenza non comunitaria risulta numericamente più rilevante (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma Capitale, Torino e Venezia).

I cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia al 1° gennaio 2022 sono 3.561.540. Più di tre quinti delle presenze si rileva nel Nord Italia (61,6%); segue il Centro con il 23,8%, mentre Sud e Isole accolgono il 14,6%.

La popolazione di Paesi Terzi è una presenza importante anche per il mercato del lavoro italiano: su 23.099.389 occupati nel 2022 di età superiore ai 15 anni, 1.656.517 erano cittadini extra UE, ovvero il 7,2%. Dopo la forte crisi attraversata dall’economia durante la fase pandemica, il 2022 fa registrare segnali di miglioramento, con incrementi dell’occupazione e riduzioni della quota di inattivi e di disoccupati per i lavoratori di tutte le cittadinanze. Il trend risulta particolarmente positivo per la popolazione extra UE, che vede incrementare il proprio tasso di occupazione del 2,7% e ridursi il tasso di disoccupazione e di inattività.

Le condizioni occupazionali della popolazione proveniente da Paesi Terzi restano però peggiori di quelle rilevate sulla popolazione autoctona: il tasso di occupazione è infatti pari al 59,2% (a fronte del 60,1% relativo agli italiani), la quota di persone in cerca di occupazione sulle forze lavoro è pari al 12% (a fronte del 7,6%) e solamente l’indicatore relativo all’inattività risulta migliore per i cittadini extra UE (32,7% a fronte di 34,8%).

Per consultare il rapporto: https://integrazionemigranti.gov.it/AnteprimaPDF.aspx?id=3651