La Regione Calabria continua la sua lotta contro il caporalato in agricoltura per contrastare ogni forma di sfruttamento

La Regione Calabria prosegue il suo impegno nel contrastare tutte le forme di sfruttamento, in particolare nel settore agricolo, approvando un avviso per interventi di assistenza, trattamento e tutela della salute e promozione dell’inclusione sociale dei migranti nelle zone delle Piane di Sibari e di Gioia Tauro. L’intervento è finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è finalizzato a dare continuità all’azione di contrasto al caporalato in agricoltura avviata nel contesto del progetto PIÙ SU.PR.EME, finanziato dalla Commissione Europea con 706 mila euro.

L’assessore alle Politiche Sociali, Emma Staine, ha spiegato che l’avviso è stato pubblicato per acquisire manifestazioni di interesse da parte delle associazioni del Terzo settore al fine di garantire la continuità degli interventi complementari al progetto europeo. L’obiettivo principale è contrastare e superare tutte le forme di grave sfruttamento lavorativo, marginalità e vulnerabilità dei lavoratori migranti presenti in Calabria. Questo passo è fondamentale per promuovere il rispetto della legalità e supportare coloro che, con il loro lavoro, contribuiscono all’economia della regione.

L’azione prevede la fornitura di assistenza e monitoraggio delle condizioni sanitarie dei migranti che vivono negli insediamenti delle aree agricole più importanti. Questa iniziativa si inserisce nella strategia che la Calabria, insieme ad altre quattro regioni del Sud Italia (Puglia, Basilicata, Campania e Sicilia), sta sviluppando per contrastare lo sfruttamento, contribuendo così alla crescita sana di uno dei settori produttivi più rilevanti della regione.