Scoperti casi di caporalato nel Fucino: lavoratori in nero sottoposti a turni di lavoro di 12 ore nei campi
Nella Piana del Fucino, sono stati effettuati controlli da parte dell’Ispettorato del Lavoro, supportati dai mediatori dell’Oim, al fine di contrastare il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento del lavoro. I controlli hanno interessato aziende agricole e attività commerciali della zona. Durante le verifiche, sono state esaminate le condizioni di diversi lavoratori extracomunitari, scoprendo che alcuni di loro erano impiegati in nero e non possedevano un regolare permesso di soggiorno.
È emerso che alcuni lavoratori non erano forniti dei dispositivi di protezione individuale, non avevano ricevuto una formazione specifica e non avevano effettuato le visite mediche preventive. I datori di lavoro responsabili di tali violazioni saranno deferiti all’autorità giudiziaria per i reati previsti dall’articolo 22 del Testo Unico sull’Immigrazione e dall’articolo 603 bis del Codice Penale. Inoltre, saranno presi provvedimenti per le violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Saranno avviate anche procedure amministrative per valutare le situazioni degli immigrati irregolari presenti sul territorio nazionale, al fine di applicare le norme di tutela e protezione vigenti.
Durante i controlli, sono state verificate anche le retribuzioni dei lavoratori e l’orario di lavoro giornaliero. È emerso che, in alcuni casi, l’orario di lavoro raggiungeva anche le 10 o 12 ore al giorno, senza un’adeguata remunerazione.